Sammy condivide un pensiero sull’opera di riconciliazione di Gesù partendo da una riflessione sul passo nella Bibbia in cui Gesù, sulla croce, grida: “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?”, cosa è successo al Signore in quel momento?
Efesini 5:8 “in passato eravate tenebre ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce, poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità”. A cosa serve una candela se non brucia? A cosa serve un figlio di Dio se non esprime la luce di Dio? Il pastore Giacomo, attraverso l’immagine di una candela, ci fa riflettere su chi siamo e sul potenziale che abbiamo in noi: come lo usiamo? Alcuni cristiani sono come una candela spenta. Che senso ha vivere senza fare quello per cui Dio ci ha fatto? Dio ci chiama a stare vicini perché se qualcuno si è spento ha la possibilità di riaccendersi, perché siamo figli di Dio dentro, abbiamo tutto il potenziale per risplendere in un mondo oscuro, di avere pace in un mondo in guerra. Dio passa attraverso la nostra vita per benedire e salvare gli altri. Mettiamo a disposizione di Dio quello che siamo, quando amiamo Dio qualcosa dentro di noi si scioglie, questa realtà ci nutre, ci illumina, ci scalda ed illumina anche chi ci è vicino. Da una fredda, dura candela spenta, possiamo diventare una fiamma accesa, morbida, che scalda, che dà luce e speranza e ci sarà benedizione per tutte le persone che Dio ha messo vicino a noi.
Giovanni 8:12 “Io sono la luce del mondo chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.
Buon ascolto!