Il Pastore Ernesto Bretscher ci porta la sua testimonianza dell’ultimo viaggio in Ciad, situazione di grande povertà, inoltre ci fa riflettere sul Natale che si avvicina e ci ricorda la generosità di Dio Padre; dopo duemila anni continuiamo a festeggiare e rallegrarci (anche se non sappiamo la data esatta) perché Dio ci ha fatto un grande dono manifestato con la persona di Gesù: “Dio ha tanto amato il mondo, che ha donato il suo unigenito Figlio affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna”. L’amore e la grazia di Dio si manifestano nell’atto del donare, Dio si è donato in vari modi attraverso la storia poi alla fine ci ha dato Gesù che con la sua vita e ulteriori insegnamenti, ci parla di un Dio che si dona agli altri, vive per gli altri, Dio si serve delle persone per donarsi all’umanità. “Dare”, quando è motivato dai sentimenti giusti, è il valore per eccellenza nella vita. Dio ha dato generosamente e ci suggerisce di fare altrettanto, quello che dai dallo con qualità e con generosità. “Non scoraggiamoci nel fare il bene” la grande mietitura sarà in cielo! Più ci svuotiamo di noi stessi, più ci doniamo agli altri, e più Dio ci innalza; è uno stile di vita che dice: non vivo più per me, ma per il Signore e vivere per il Signore significa vivere per gli altri. Dio si dona a chi si dona agli altri. La vera grandezza e ricchezza non è fatta da disponibilità materiale, ma da un cuore caldo e generoso “quel che fa ricchi è la benedizione del Signore”.
Ogni Natale dovrebbe essere una festa ispirata dall’amore, l’amore di Dio Padre per noi, per i bisognosi. Il Natale non è consumismo, ma è gratitudine, altruismo, solidarietà per il bene, è l’amore e il dono ricevuto da Dio ed è condivisione generosa di ciò che siamo ed abbiamo con quanti non hanno nulla. Quindi, per conto di Gesù e per amore verso Dio Padre, sviluppiamo una vita sensibile ai bisogni degli altri.
Buon ascolto!
