Nuove creature in Cristo

Maura ci legge qualcosa dal libro di Rick Joyner “50 giorni per una visione che rimane stabile”.
Lettera ai Corinzi 5: “anche la nostra Pasqua cioè Cristo è stata immolata” la Pasqua era un modello biblico del sacrificio di Gesù, il quale ci libera dalla schiavitù di questo mondo; in Esodo 12 leggiamo che il Signore ha cambiato il calendario ebraico in modo tale che la Pasqua fosse all’inizio dell’anno; tutto questo doveva rappresentare il nuovo inizio che abbiamo quando siamo partecipi del sacrificio di Gesù sulla croce. Sempre nella Lettera ai Corinzi leggiamo “se dunque uno è in Cristo egli è una nuova creatura, le cose vecchie sono passate ecco sono diventate nuove“, la notte in cui gli israeliti presero parte alla Pasqua, tutto il loro mondo cambiò, dovettero lasciare il posto che conoscevano da sempre per non rivederlo mai più, avrebbero dovuto viaggiare attraverso luoghi che non avevano mai visto; quando siamo partecipi di Cristo veniamo trasformati in maniera radicale e l’unico modo per poterlo descrivere è quello di dire che siamo nati di nuovo, ricominciamo tutto da capo, tutte le cose diventano nuove per noi in questa trasformazione soprannaturale. Comunque c’è una differenza fondamentale tra ciò che è successo al popolo d’Israele e ciò che succede a noi quando diventiamo cristiani, per Israele cambiò la condizione esterna, mentre quando diventiamo partecipi di Cristo siamo noi che cambiamo; Israele fu portato fuori dall’Egitto, invece nel Nuovo Patto l’Egitto viene tolto da noi; siamo noi che diventiamo delle nuove persone, il mondo in cui troviamo può essere lo stesso, ma sono diversi gli occhi attraverso i quali lo vediamo, questa è una delle verità cristiane più preziose, in Cristo abbiamo un nuovo inizio, Egli spazza via tutti i nostri fallimenti passati, non c’è nessun altra religione o filosofia al mondo che abbia la stessa grazia e potere per trasformare gli esseri umani. Quando nasciamo di nuovo non è la fine della storia, piuttosto ne è l’inizio, dobbiamo crescere per arrivare ad una completa maturità spirituale, trasformare le nostre menti è un processo, ma non sarebbe possibile avere tale cambiamento senza la rigenerazione iniziale dello Spirito Santo. Il fatto che veniamo chiamati nuove creature in Cristo, significa che siamo una nuova specie, questo è qualcosa che dobbiamo afferrare, ma sembra che pochi cristiani lo facciano; coloro che sono nati di nuovo per mezzo dello Spirito di Dio, non sono più dei semplici esseri umani, prima dell’avvento della croce, gli uomini camminavano con Dio, ma sotto il Nuovo Patto Dio viene a vivere dentro di noi, per questo motivo Gesù ha detto nel Vangelo di Giovanni “è utile per voi che me ne vada, perché se non me ne vado non verrà a voi il consolatore, ma se me ne vado Io ve lo manderò“, pensateci, cosa potrebbe esserci di meglio che camminare con Gesù così come hanno fatto questi discepoli? Eppure Lui ha detto che sarebbe stato meglio per loro se Lui se ne fosse andato, perché così sarebbe venuto il consolatore, il Suo Spirito: avere Dio che vive dentro di noi è ancora meglio del camminare con Dio, adesso noi non andiamo nel Suo tempio, siamo noi il Suo tempio. La nostra ricerca in questa vita è quella di vivere nella più grande tra le verità cristiane: Dio ha fatto dell’uomo la sua dimora.

Buon ascolto!

Pubblicato in Messaggio domenicale
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