Pasqua: passaggio da morte a vita, da schiavitù a libertà

Pasqua 2020, una Pasqua che non dimenticheremo, ma anche un tempo speciale dove isolati nelle nostre case celebriamo il Signore nel nostro cuore. Pasqua significa anche “passaggio”, un passaggio attraverso la morte, celebriamo la resurrezione del Signore, Isaia diceva “Ma Egli è stato trafitto a motivo dell nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo pace, è stato su di Lui, e per le Sue lividure abbiamo avuto guarigione” Isaia 53:5. Pasqua, passaggio anche degli ebrei che uscirono dall’Egitto, dalla schiavitù ed iniziarono un cammino verso la libertà per giungere alla terra promessa. Pasqua un momento speciale, ma non possiamo dimenticare il dolore, la sofferenza di Gesù e guardando a Lui pensiamo anche ai nostri fratelli, amici, parenti, persone che stanno vivendo un momento terribile, oltre alla malattia la sofferenza della solitudine, dove alcuni ne usciranno vivi e altri speriamo che la Parola di Dio sia entrata nella loro vita anche forse all’ultimo momento; ogni volta che condividiamo la Parola di Dio è un seme che ha vita in sé e quando arriva il momento opportuno, alla preghiera che nasce da un cuore sincero, Dio non manca mai l’appuntamento con chi Lo cerca. Pensando ai due criminali inchiodati su croci affianco a Gesù, notiamo due categorie di persone: inizialmente entrambi insultano e provocano Gesù, ma poi uno di loro cambia, e dice “noi siamo castigati a causa dei nostri peccati, ma lui non ha fatto nulla di male che meriti la morte”, ecco che ci ritornano le parole di Isaia “il castigo per cui abbiamo pace è stato su di Lui“; il criminale dice anche: “Gesù ricordati di me quando sarai nel tuo Regno”, non sappiamo se conoscesse i testi sacri, in ogni modo la risposta di Gesù non si fa aspettare: “Oggi tu sarai con me“. E’ importante che nel celebrare la cena del Signore, la Sua resurrezione, nel celebrare questo legame di amicizia e pace che c’è tra noi e Dio, ricordiamo che anche noi risorgeremo insieme a tutti quelli che hanno creduto; essere figli di Dio non è appartenere ad una chiesa o ad un’altra, ma è aver ricevuto Gesù nella propria vita, questo fa e farà la differenza! Decidiamo oggi chi siamo.
Ringraziamo Gesù che non si è tirato indietro, ci ha salvato per ottenere un popolo che lo ama in modo spontaneo, non per forza o per paura. Siamo fiduciosi perché la morte è stata vinta, il Signore è il vincitore e ci dai la vittoria.
Signore, Tu sei la forza della nostra vita, noi ci affidiamo a te.

Buon ascolto!

Pubblicato in Messaggio domenicale
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