Maura legge un’altro stralcio del libro, La mente creativa, riflessione importante per la vita quotidiana di tutti noi.
La parola greca per “pentimento” è “metanoia”, significa cambiamento di mente, di pensiero; ci sono due modi per pensare in questo mondo, uno incentrato su se stessi, l’altro su Cristo, possiamo essere nel regno di Dio e pensare ancora come pensa il mondo, quando si arriva a questo a volte c’è l’inganno; prima di convertirci avevamo la mente di questo mondo, ma ora che siamo stati salvati abbiamo ricevuto la mente di Cristo, cioè tutto quello che pensa Gesù. Quando parliamo della mente ci riferiamo all’anima, all’intelletto, alla volontà e ai sentimenti; la nostra volontà è libera ecco perché siamo moralmente responsabili delle nostre azioni e reazioni, abbiamo l’autorità e anche la responsabilità del credente, perché la nostra volontà è una nostra decisione. Una delle cose più difficili è essere onesti con se stessi, a volte sappiamo che qualcosa nella nostra vita non è perfetto e ci mettiamo sulla difensiva divenendo anche offensivi o aggressivi; oppure ci mettiamo una maschera di pietismo; siamo tutti astuti quando toccano il nostro ego, e siamo bravi a cercare di minimizzare le debolezze della nostra vita, poi ci lamentiamo se la vita è noiosa, senza unzione, se siamo soli, confusi, depressi… cosa è successo? Abbiamo costruito un muro che chiude tutto quello che ci circonda perché non abbiamo voluto ascoltare il vero stato delle cose. Dobbiamo cambiare per proteggere noi stessi, nelle prima Lettera ai Corinzi leggiamo “ma noi abbiamo la mente di Cristo”, abbiamo la mente di Cristo perché siamo nati di nuovo, abbiamo la potenzialità di pensare come Gesù e abbiamo questa capacità perché abbiamo la mente di Cristo, non dobbiamo aspettare di riceverla.
Buon ascolto!