Nuovamente insieme, nel nome del Signore che ci dà la grazia di averlo conosciuto, il pastore Giacomo ci ricorda oggi i primi passi del Vangelo di Giovanni “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la parola era Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di Lei“, a volte la parola viene materializzata, ma Gesù dice Io sono quella Parola, Io sono quella vita che è contenuta nella Parola! La fede è basata non tanto su parole scritte o dette, quanto sulla Parola, sul Verbo, su Colui che è da sempre e attraverso la Sua presenza porta vita, salvezza, guarigione, liberazione; tutto quello di cui abbiamo bisogno lo troviamo nella Parola viva, che è Gesù! Questo nome, Jeshua, spesso pronunciamo senza il giusto valore, ha un significato profondo che abbiamo bisogno di cogliere e realizzare, significa “Dio che salva“, quindi questa Parola viva è Dio; in questo tempo ognuno cerca il suo dio, ma chi conosce Gesù, conosce un Dio che è vicino ed è capace di salvare e che per salvare l’umanità ha dato la sua vita. Chi accoglie Gesù riceve vita; Dio è venuto a cercarci là dove eravamo persi ed è venuto a salvarci; nella scrittura leggiamo che chiunque riceve il Signore, riceve da Dio il diritto di diventare Suo figlio, e questo cambia completamente la nostra esistenza; accogliendo Gesù non come una teoria, ma come il Signore, Figlio di Dio, riceviamo in noi la capacità che è nella Parola, la capacità creatrice di Dio, capace di fare persone come noi, dei figli di Dio; in quanto figli abbiamo in noi il seme della vita, la stessa vita che aveva Gesù; quindi non ci accontentiamo solo di avere una conoscenza, una teoria, ma entriamo nel Suo vivere, nella Sua vita. Gesù ha messo in noi la sua vita, il suo Verbo, la sua presenza, ecco perché ogni cristiano ha lo Spirito di Dio e qui sta a noi non solo accoglierlo ma anche arrenderci alla giuda dello Spirito Santo e impegnarci nella comprensione del Vangelo, nella messa in pratica ogni giorno. In questo tempo complicato, ma anche un tempo di grazia dove andiamo all’essenziale della fede, torniamo a leggere, comprendere, ricevere, e pregare non con formule magiche ma invocando e chiamando quel Dio onnipotente, creatore della terra e dei cieli, che si sta prendendo cura di noi.
Buon ascolto!