Il pastore Giacomo, attraverso alcuni passi in 1 Giovanni, ci incoraggia nel tornare alla radice della nostra fede: credere e amarci gli uni gli altri. Puoi fare tante cose ma chi sei veramente è nascosto nel tuo cuore. Quello che Dio ha messo in noi è più forte e importante di quello che c’è nel mondo, l’opera che dobbiamo fare è credere e lasciarci coinvolgere da Gesù. Amandoci gli uni gli altri il nostro amore matura; l’amore di Dio sparso nei nostri cuori, non è più un amore egoistico, ma è un amore adulto, responsabile. Dio ci chiama a crescere. Un amore maturo, ci mette in condizioni di guardare in faccia la realtà e cacciare via la paura, perché Gesù è con me! Lasciamoci nutrire dalla Parola del Signore perché il nostro amore diventi maturo. Dio ci ha amato quando non eravamo amabili ed è lo stesso amore che possiamo donare. Affrontiamo la paura amando il Signore e i fratelli.
Sammy ci ricorda che, qualunque sia la nostra difficoltà, Gesù continua a dirci “non temere, solo continua a credere”. La nostra fede è sempre un’altalena tra credere e temere, chiediamo al Signore di aiutaci a credere, camminiamo con Lui, impariamo da Lui.
Per chiudere il ciclo delle riflessioni intorno al periodo pasquale, vediamo come Gesù si è confrontato con gli apostoli una delle ultime volte dopo la resurrezione. Nonostante Gesù abbia raccontato più volte cosa gli sarebbe successo, molti discepoli hanno avuto bisogno di alcuni dettagli per comprendere e credere. Si può essere increduli anche per paura delle conseguenze della nostra fede, la fede spesso ci pone davanti a delle scelte, non sempre felici o logiche. Non fermiamoci in superficie, non diamo le cose per scontate, impariamo a vivere nel riposo perché confidiamo nel Signore! Gesù dice “perché mi hai visto tu hai creduto, beati quelli che non hanno visto e hanno creduto” c’è beatitudine nel fatto di credere senza avere la necessità dell’evidenza. Andiamo da Gesù, autore, compitore della nostra fede. L’anima mia trova riposo solo in Dio.
Buon ascolto!