Pedro, attraverso il salmo 121, ci esorta nell’affidarci a Dio difronte ogni difficoltà, a volte non vediamo soluzione, ma ricordiamoci che Colui che ha creato ogni cosa, che ha resuscitato Gesù, è nostro Padre, Colui che vive in noi ci protegge! Noi stiamo in pace perché l’Eterno è più grande di ogni cosa, è la soluzione ad ogni problema.
Solomon, attraverso un passo in Galati 5, ci fa riflettere sulla differenza tra fede e religione. Le opere non sono lo strumento per avvicinarci a Dio o per ottenere salvezza, ma sono un risultato, quando amiamo Cristo in automatico ci comportiamo un certo modo. La presenza di Gesù nella nostra vita ci trasforma e quella grazia incondizionata che il Signore ha avuto per noi dobbiamo manifestarla agli altri: “ama il tuo prossimo”, è proprio quello che abbiamo ricevuto che possiamo dare! Non facciamo opere per guadagnare una vita migliore, ma perché Gesù ha parlato alla nostra vita, sappiamo che Gesù è morto per noi e che abbiamo un percorso oltre questa vita alla Sua presenza.
“La fede non muove la mano di Dio, muove la tua mano!” Sammy condivide una riflessione su questo concetto. Adamo per nutrirsi doveva solo muovere la sua mano. Qual è la nostra realtà spirituale oggi? Il nostro Spirito è in Cristo nei luoghi celesti, dove Dio “ci ha benedetti di ogni benedizione”, quindi dobbiamo stendere la nostra mano spirituale: la fede! Con la fede fai l’azione del credere, è un’azione che fai con la tua anima. Ci sono esempi biblici che confermano questo. Dietro la fede c’è sempre la Parola di Dio, è sempre la Parola che genera la fede. Quindi la Parola produce fede e la fede produce un gesto, ecco che “la fede muove la mia mano” la fede è una chiave di accesso alle benedizioni di Dio. Il nostro problema è ‘la fede che dura poco’ perché prende il sopravvento l’incredulità, allora seguiamo alcuni accorgimenti per contrastare l’incredulità e rinnovare la nostra mente.
Buon ascolto!