Avere piena fede in Dio. L’esempio dei tre amici di Daniele

Oggi il pastore Giacomo ci fa riflettere su un significativo avvenimento che troviamo nell’Antico Testamento nel libro di Daniele. Daniele insieme ad altri compagni deportati, si trovavano in un paese straniero dove il re Nebukadnetsar aveva costruito una statua d’oro e voleva che tutti l’adorassero, ma tre compagni di Daniele furono denunciati perché non si inchinavano davanti a tale statua; il re quindi li manda a chiamare avvertendoli che se non si sarebbero prostrati li avrebbe fatti morire nella fornace ardente, ma gli amici di Daniele rispondono con fermezza che Dio li avrebbe liberati e che anche se così non fosse non avrebbero adorato un’immagine.
Questo avvenimento può sembrare una storia incredibile eppure sono i fatti avvenuti più di tremila anni fa che ci insegnano qualcosa di importante: difronte all’orgoglio, alla cattiveria di tale re, questi tre uomini mantengono fede al loro Dio! Rimasero stabili ed in ogni caso avevano deciso che sarebbero rimasti fedeli, sapevano che il loro Dio non è fatto di oggetti e che era capace di liberarli; questo atteggiamento del cuore è importante, significa non piegarsi davanti alla tentazione ed affidarsi alla grazia di Dio; ed infatti la grazia di Dio accompagna questi tre uomini, vediamo che il fuoco brucia le corde che li teneva legati senza bruciare i loro vestiti e la loro pelle, riescono a respirare, a vivere, addirittura camminare in mezzo alle fiamme, è un evidente miracolo prodotto dal fatto che c’era un quarto Uomo insieme a loro, il testo dice: “sembrava un figlio di Dio” era un Uomo particolare, e così che quest’immagine ci rammenta che “dove due o tre si radunano nel nome del Signore” Gesù dice “Io sono in mezzo a loro“, “e quando passerai per le acque non ti seppelliranno e quando sarai nel fuoco non ti consumerà“. Ebbene l’esperienza di questi uomini è l’esperienza della fede, l’esperienza di chi ha fiducia nel Dio onnipotente creatore della terra e dei cieli che non può essere rappresentato da immagini, ma può essere amato, adorato, servito ogni giorno.
In questi giorni di pandemia abbiamo fatto esperienza del Dio che salva, che accompagna attraverso la difficoltà e come questi 3 uomini si sono accorti di non essere più soli e se ne è accorto persino il loro nemico che li ha fatti uscire dal fuoco, così anche ognuno di noi, confidando in Dio esce dalla tribolazione con una fede più forte, capace di dare forza anche agli altri, perché Dio non ti abbandona, ti accompagna continuerà ad accompagnarci tutta la nostra vita.

Buon ascolto!

Pubblicato in Messaggio domenicale
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