Una nuova domenica insieme da lontano. Il testo a cui fa riferimento oggi il pastore Giacomo è nella Prima Lettera ai Corinzi 10:14, oggi viviamo la nostra comunione in modo separato, fisicamente lontano, ma siamo tutti partecipi di quell’unica realtà, come quando eravamo nei nostri locali di culto e ricordavamo che la nostra comunione era insieme a tutto il Corpo di Cristo, non solo noi come comunità radunata davanti ai segni semplici del pane e il vino, ma siamo una stessa cosa con tutti quelli che hanno Gesù nel cuore. Di fronte a questo pane e vino, che regolarmente ogni domenica rompiamo insieme, in questo caso nelle case o dove Dio ci dà grazia di farlo, vogliamo dargli il significato importante che ha, “perciò fratelli miei fuggite l’idolatria“, la presenza di Dio nella nostra vita è un oggetto di fede ma non è mai un oggetto in quanto tale, noi leggiamo la Bibbia, riconosciamo che la Bibbia è Parola di Dio, amiamo la Parola di Dio in quanto tale ma non in quanto il libro fisico, e così è anche del pane e del vino che noi benediciamo; questi sono fatti molto semplici ma anche molto potenti, perchè Gesù ci chiama a credere nella Sua presenza e a ricordarlo in quel pane quel vino e a riconoscere il Corpo di Cristo; evitate di adorare le cose, la materia, molti tendono a farsi un’immagine, ma il Signore vuole che ci liberiamo da questo, perchè noi siamo chiamati a credere in Dio che è Spirito e la Sua presenza in noi non può essere materializzata se non attraverso l’amore e la grazia che ogni figlio di Dio vive amando Dio e amando il prossimo; ogni altra cosa diventa una mistificazione e qualunque cosa costruiamo con le nostre mani per rappresentare Dio formiamo quello che viene chiamato un idolo e ci mettiamo nei guai; leggiamo questo testo molto utile, Prima Corinzi 10:14-22, l’apostolo Paolo ci mette in guardia, ci dice una cosa molto semplice: “fuggite l’idolatria“, sta parlando alla Chiesa, a noi; l’idolatria di quel tempo era diversa dall’idolatria che c’è oggi, ma il nostro modo di rappresentarci Dio in tanti modi non è cambiato, quindi torniamo al Signore! Torniamo a Dio con tutto il cuore ed impariamo ad adorarlo in Spirito e verità, impariamo a dargli il primo posto nella nostra vita, Lui ne è degno, ci ha amato di un amore eterno e continua a farlo; quindi anche questi segni del pane e del vino vissuti in semplicità, ci aiutano a fidarci di Dio che è Spirito e quelli che lo adorano imparano ad adorarlo in Spirito e verità e così che adorando Lui, riconoscendolo sovrano al disopra di ogni cosa, riconosciamo il Corpo di Cristo, la Sua Chiesa e mentre benediciamo il pane e il vino ci abbracciamo a tutti i fratelli, a tutta la Chiesa del Signore.
Buon ascolto!