Invocami e Io ti risponderò

Di nuovo insieme per condividere la Parola di Dio, ma anche per condividere un pezzo della nostra vita in questi tempi di confino.
Geremia, un profeta del Signore che a causa del suo parlare della volontà di Dio era stato messo in prigione, una situazione difficile, ma anche lì era benedetto e sostenuto dalla grazia di Dio, infatti, Geremia 33, la Parola del Signore gli viene rivolta proprio in quel tempo di reclusione. Se pensiamo al Nuovo Testamento a proposito di reclusione, è stato scritto in buona parte dall’apostolo Paolo mentre era in prigione, quindi il fatto di essere limitati nelle nostre libertà non è solo negativo, è un tempo utile per cercare e trovare il Signore, per ascoltare la Sua voce e comprendere la Sua volontà nella nostra vita; il Signore dice a Geremia “chiamami, invocami e Io ti risponderò, ti farò conoscere cose che non conosci“.
Al passo 33:14 si parla del germoglio che nasce, si parla Gesù che sarebbe nato dalla stirpe di Davide e che avrebbe portato salvezza e benedizione a tutto Israele, a tutto il mondo; infatti noi oggi siamo salvati, guariti, dalla grazia di Dio che ci viene trasmessa attraverso Gesù Cristo; abbiamo da poco ricordato la Pasqua, il nostro Signore che ha dato la sua vita per noi, quindi possiamo avvicinarci a Dio come figli ed entrando in questa relazione con Dio impariamo a viverla, questo però non è automatico; pensiamo al germoglio, come il ramo del fico che era un bastone senza nulla, poi nutrendosi comincia a buttare fuori le prime foglie e i primi piccoli frutti, oggi ci sono fichi e foglie che crescono; un germoglio: qualcosa che nasce da una realtà nascosta, se Gesù Cristo e la sua vita sono reali nella nostra vita, questo germoglio che nasce da dentro porterà frutto, porterà qualcosa di speciale, la grazia di Dio in noi; viviamo, trasmettiamo e condividiamo quello che Dio ci ha dato; di per sé il legno di fico ha scarso valore, ma porta molto frutto e il frutto non lo produce per sé, ma per quanti ci crederanno, ne raccoglieranno, saranno saziati e benedetti. Così anche la grazia di Dio nella nostra vita, ci porta ad una esperienza di pace e comunione che possiamo vivere e regalare a quanti Dio mette vicino a noi.
Il testo dice “Io sono l’Eterno che ti ha formato, invocami chiamami e io ti risponderò, ti annunzierò cose grandi, cose impenetrabili che tu non conosci” 33:3, chiediamo al Signore di rivelarsi al nostro cuore, di farci conoscere la Sua volontà, affinché la possiamo mettere in pratica e possiamo comprendere il senso di questo tempo vivendolo nella Sua grazia.

Buon ascolto!

Pubblicato in Messaggio domenicale
Archivio