Il velo si squarciò: non c’è più separazione tra l’uomo e il Signore

Continuiamo a ragionare sulle cose appena successe nella settimana passata, Gesù su quella croce, prima di rendere lo spirito emette un forte grido, Gesù, un uomo mite e umile, ma lì su quella croce ad un certo punto grida, in Matteo 27:51 leggiamo “ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo“: questa tenda pesante viene strappata da sopra a sotto, un’azione che viene dal cielo, che dall’alto taglia, rompe, strappa questo velo che separava il luogo santo dal luogo santissimo; nell’antichità il luogo santissimo veniva visitato una volta all’anno dal sommo sacerdote con l’offerta del sangue, chiunque altro si fosse presentato oltrepassando il velo, avrebbe perso la vita. Al grido di Gesù su quella croce, dal cielo viene un segno: questo velo stappato in modo soprannaturale dalla cima, inoltre la terra tremò, perfino i morti risorsero, cosa stava succedendo veramente? La morte del Signore, è stato un momento fondamentale per la salvezza di tutti gli uomini; la nostra vita e la vita eterna che ci viene data in Cristo Gesù, passa attraverso quella croce, quel grido tolse l’impedimento alla comunione con Dio, ora il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono a disposizione di chiunque crede, entrare in questa dimensione è solo questione di fede. Oggi grazie al sacrificio di Gesù puoi vivere ed entrare alla presenza del Signore senza paura, puoi avvicinarti a Dio in Spirito e verità ed imparare a fidarti di Lui. Apriamo i nostri cuori nel ringraziamento, nella lode riconoscendo che la realtà del Cristo risorto ci dà l’accesso alla presenza di Dio senza rituali preconfezionati; in questo momento storico viviamo la nostra fede in modo semplice nelle nostre case, diventate luogo di preghiera dove si incontra Dio, dove nonostante i nostri difetti la presenza del Signore è abbondante e la Sua pace rinnova la nostra esistenza; non c’è più separazione, anzi Dio ha stabilito che il tempio siamo noi, perché chiunque crede riceve la presenza di Cristo nella propria vita, così da essere abitazione di Dio. La pace di Dio riempia in nostri cuori e i nostri pensieri ricordandoci le cose fondamentali “non c’è alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù i quali non camminano più secondo la carne, ma secondo lo Spirito“.

Buon ascolto!

Pubblicato in Messaggio domenicale
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