Era il 1° gennaio 2004 quando stilai un elenco di buoni propositi per l’anno appena iniziato. Ne risultò un decalogo che tra le altre comprendeva le voci leggere di più, coltivare le amicizie, andare in palestra, etc. In uno di questi punti scrissi “riavvicinarmi alla fede”. Cercavo Dio nell’unico ambiente che conoscessi: il cattolicesimo. Andai due o tre volte in chiesa, ma non avvertivo la presenza del Signore e quei riti così ripetitivi mi parevano privi di significato.
A marzo dello stesso anno, notai su un autobus un volantino che riportava il tema di una conferenza indetta dalla “Unione per la Diffusione della Cultura Cristiana” che si sarebbe svolta a Bologna. Partecipai alla conferenza e lì conobbi un pastore con il quale fissai un appuntamento per un colloquio, iniziò così il mio riavvicinamento a Dio. Ero scettica e dubbiosa soprattutto circa la veridicità della Bibbia, avevo sempre creduto in Dio, nel senso di Creatore, di un Essere superiore all’uomo, ma non capivo come si potesse essere certi che la Bibbia riportasse la Verità e, di conseguenza, dubitavo anche dell’esistenza di Cristo. Mi incontrai con il pastore poche volte, una sola partecipai al culto domenicale, dopodiché mi allontani, nonostante qualche volta lui stesso mi avesse contattato cercando di esortarmi a riprendere gli incontri. Dal mio canto, non solo ero scettica, ma nemmeno avevo voglia di cimentarmi in questo percorso che consideravo troppo impegnativo.
Passarono la primavera e l’estate. Il 30 ottobre conobbi “casualmente” una persona che mi invitò in chiesa. Il giorno successivo mi recai a un culto serale in una comunità della città. In qualche modo presagivo che sarebbe avvenuto qualcosa di straordinario.
Durante la lode, la persona che mi portò in chiesa mi suggerì di provare a cantare, ma, avendo difficoltà di vista, non riuscivo a distinguere bene i caratteri del testo che era proiettato, li vedevo sfocati. Provai comunque a lodare cantando un ritornello a memoria.
Dopo qualche istante i caratteri del testo iniziarono miracolosamente a risultarmi chiari e nitidi. Durante un canto (“Voglio stare con Te, non voglio altro che Te…”) provai qualcosa di ineffabile e meraviglioso, lacrime iniziarono a scendermi sul viso. Sì, io volevo stare con Lui! Nel contempo sentii nel mio cuore che la Parola riportata sulla Bibbia era la Verità. Non è stato un pensiero nella mia mente, lo concettualizzo per aiutare la comprensione, ma è stato qualcosa che ho avvertito e che esulava dalla razionalità.
Lo Spirito Santo aveva operato, mi aveva convinto! È proprio vero: la conversione è un miracolo! Nessun essere umano avrebbe potuto farlo.
Da allora ho ricevuto guarigioni, liberazioni e varie manifestazioni della potenza di Dio. Il 10 aprile 2005 mi sono battezzata in acqua. Nella testimonianza raccontai di come cercassi il Signore, ma non sapessi come fare e di come, invece, fu Lui a trovare me!
Molto più tardi mi sono ricordata dei propositi che mi ero ripromessa il 1° gennaio 2004. Soltanto due mesi dopo il Signore iniziò a guidarmi, senza che me ne rendessi conto e, prima che terminasse l’anno, si fece trovare. “Chi mi cerca, mi trova!” dice Gesù, è una Sua promessa.
“Riavvicinarmi alla fede” avevo scritto. C’è chi dice che Dio non ci ascolta. Ma ora so che non è vero: Dio ci ascolta e…. RISPONDE!
“Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore” (Geremia 29:13).
AMEN!